Women Of Change Italia all'evento di Save The Woman "Crescita in Parità".
Il Gender Pay Gap ancora oggi nel nostro Paese è una delle note dolenti del "Sistema lavoro" e si lega a doppia mandata alla problematica dell'accesso alle carriere, quel famoso ingresso delle donne nelle stanze dei bottoni, e la possibilità di gestire il denaro all'interno delle organizzazioni, pubbliche e private.
Eliminare il divario di retribuzione tra uomini e donne è uno degli obiettivi che la Certificazione della Parità di genere, si propone di raggiungere, come emerso in occasione di Crescita in Parità, l'evento organizzato da Save the Woman in collaborazione con FERPI - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana delegazione Liguria e patrocinato dalla Consigliera di Parità della Regione Liguria, dal Comune di Salerno, da Inclusione Donna, Wister, 100donnevestitedirosso, ISV, e Cif Salerno (24 ottobre 2022).
L'organizzatrice Rosella Scalone, Presidente di Save The Woman, ha ricevuto gli ospiti nella splendida cornice di Villa Migone a Genova, luogo di importanza storica che fù sede della firma del trattato di pace, il 25 aprile 1945 alle ore 19,30, tra CNL Ligure e le truppe tedesche, comandate dal generale Meinhold.
Tanti i temi affrontati dalle relatrici, esperte della nuova certificazione e rappresentanti delle istituzioni, al centro della discussione moderata da Rosella Scalone.
Sono intervenute:
Laura Amoretti, Consigliera di Parità della Regione Liguria
Simonetta De Luca Musella, coordinatrice Uni/gl04 Parità di Genere e Founder diellemme, una delle prime aziende italiane ad aver conquistato la certificazione
Annarita Aquila, Senior Developer Health&Well-being Certification presso RINA di Rina Service S.P.A, l'ente certificatore che si occupa di valutare le aziende che la richiedono
Andrea Catizone, Legal Advisors su Gender Equality - Diversity and Inclusion
Alessandra Graddo, esperta di comunicazione e delegata Ferpi Liguria
Anita Falcetta, founder di Women Of Change Italia e consulente comunicazione di parità
Adriana Valgoglio Gambato, Responsabile Task Force Lavoro Impresa di FIDAPA BWP ITALY Distretto Nord Ovest, Maria Gabriella Trirepi Presidente di Fidapa Sez.di Finale Ligure.
Georgia Cesarone, Presidente di CTI Liguria
L'evento è stata un'occasione di incontro e confronto per presentare alle aziende tutte le opportunità di crescita legate alla certificazione di parità:
"Ad ottenere la certificazione dovranno essere almeno 800 aziende, di cui almeno 450 piccole e medie, cui si aggiungeranno 1000 che l'otterranno assieme a un'assistenza tecnica.
I criteri cui si guarderà per l'ottenimento della certificazione sarà la crescita di opportunità per le donne all'interno dell'impresa, l'uguaglianza delle remunerazioni a parità di lavoro, la presenza di politiche per la diversità di genere, la protezione della maternità."
si legge sul sito italiadomani.gov.it
Ciò che si auspica è lo sviluppo di politiche aziendali e strategie inclusive e sostenibili, volte all'eliminazione dei bias di genere e mirate al superamento di criticità cristallizzate come il Gender Pay Gap.
"In termini retributivi si conferma il vantaggio a favore degli uomini. In particolare, a cinque anni dalla laurea, gli uomini percepiscono, in media, circa il 20% in più: tra i laureati di primo livello 1.374 euro per le donne e 1.651 euro per gli uomini; tra quelli di secondo livello rispettivamente 1.438 euro e 1.713 euro. L’analisi della professione svolta a cinque anni dalla laurea mostra che sono soprattutto gli uomini a occupare ruoli di alto livello, ossia di tipo imprenditoriale o dirigenziale (2,2% tra le donne e 3,9% tra gli uomini) e a elevata specializzazione, cioè per i quali è richiesta almeno una laurea di secondo livello (61,7% tra le donne e 63,6% tra gli uomini)." - scrive Il Sole 24 Ore il 28 gennaio 2022.
Anche nella vita pubblica la parità di genere è uno degli obiettivi cardine dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Come si legge sul sito lavocedinewyork.com (15 marzo 2021):
"Nonostante i passi avanti fatti nel tempo, gli ultimi dati pubblicati da UN women dipingono ancora un quadro di disparità e disuguaglianza nella partecipazione politica. Il divario si allarga sempre più man mano che si sale verso i vertici: solo 21 Paesi al mondo hanno una donna come Capo di Stato o di Governo, e ben 119 non ne hanno mai avuta una (fra questi ultimi, naturalmente, sia Italia che USA). Secondo le stime ONU, all’attuale velocità la parità non sarà raggiunta per altri 130 anni.
Scendendo di un gradino nella gerarchia del potere, a livello globale le donne sono a capo di poco più di un quinto dei ministeri, e solo 14 paesi hanno gabinetti con presenza femminile al 50%. La proporzione delle donne che siedono nei parlamenti del mondo è raddoppiata rispetto al 1995, passando dal misero 12% di allora all’ancora esiguo 25% attuale. Un punto interessante che l’ONU riporta nei suoi documenti è che la presenza femminile in parlamento è mediamente di 10 punti percentuali più alta nei paesi con sistemi elettorali proporzionali piuttosto che maggioritari: un tema interessante di cui tener conto anche in Italia, nell’attuale dibattito per sostituire il Rosatellum e riscrivere la legge elettorale."
All'interno del Sistema della Certificazione di Parità centrale è il ruolo delle Associazioni e del Terzo Settore, al fianco delle aziende nella realizzazione di progetti di elevato valore sociale e come organismi di controllo e/o di mediazione tra il mondo dell'impresa e quello delle Istituzioni, per tale ragione, Women Of Change Italia ha accolto con piacere l'invito a partecipare al fianco di Save The Woman, testimoniando il suo impegno concreto nella tutela dei diritti delle donne e delle minoranze, oltre che nella promozione del gioco di squadra tra le donne e con gli uomini.
In particolare abbiamo voluto puntare i riflettori sulla discriminazione salariale di genere o Gender Pay Gap (GPG) raccontando la nostra campagna #stoprobbingwomen (basta rubare alle donne), ideata dall'agenzia creativa HI! Comunicazione, Paolo Pollo e Marco Panareo i direttori creativi esecutivi, e realizzata dalla aasa di produzione DIAVIVA, Federica Chiesi l'executive producer, con la collaborazione della casa di produzione musicale Mokamusic, Philip Abussi il compositore.
La campagna, ancora tristemente attuale, è stata lanciata il 10 novembre 2021 in occasione dell'Equal Pay Day e ha riscosso il plauso della stampa nazionale e di piattaforme internazionali per la sua capacità di affrontare la tematica senza filtri, allo scopo di scuotere le coscienze e stimolare il dibattito costruttivo, al di là del politicamente corretto.
Girata da uno dei più importanti registi pubblicitari italiani, Federico Brugia, e realizzata gratuitamente da tutte le maestranze e le società coinvolte, la campagna dimostra che esiste la corretta e la scorretta comunicazione di genere, quella che punta a rendere effettivo il cambiamento e a seminare cultura anche in modo dirompente come nel nostro caso, la prima, e quella governata dalla mera logica dell'ingaggio del target, la seconda (come se il target non si potesse educare, permettete la digressione).
Nei prossimi mesi e nei prossimi anni quello dei consulenti di comunicazione di parità sarà sempre più un mandato di responsabilità, chiamati al fianco sia delle aziende che delle agenzie pubblicitarie, a svolgere un compito di mediazione tra la cultura del vecchio e la cultura del nuovo mondo.
Le Associazioni, dal loro canto, possono fin da subito comunicare in modo diretto, come abbiamo cercato di fare noi di Women Of Change Italia, con lo scopo superiore e comune di accelerare il cambiamento, nella speranza di poter realizzare un'ecosistema Paese Equo ed Inclusivo, prima dei famosi e dichiarati 130 anni.
Ospite dell’evento l’Artista FAE A. DJERABA Plasticienne italo-franco-tunisina autrice della serie “NEW READ
#NONABBANDONIAMOLE” che ha esposto nelle sale di Villa Migone una delle sue opere più famose.
Un ringraziamento speciale a SPX Lab per il supporto all'organizzazione dell'evento.
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