Il 23 gennaio 2023 ha avuto l'approvazione unanime dell'Aula della Camera la proposta di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.
Il testo, approvato a Montecitorio con 258 voti a favore e nessun contrario, dovrà tornare al Senato per un rapido via libera: ha infatti subito modifiche in commissione a Montecitorio.
Il Dossier è disponibile sul sito della Camera.
Un ulteriore passo in avanti per il contrasto al fenomeno dilagante dei femminicidi e delle violenze di genere.
Cosa dicono i dati?
Nel solo mese di Gennaio 2023 sono già 5 i femminicidi commessi, secondo quanto riportato dal sito femminicidioitalia.info.
Nella classifica del IX Rapporto Eures, aggiornato al 20 novembre 2022, sono state 104 le donne uccise nel 2022 in Italia, 52 uccise dal partner o dall'ex, dato in accettabile che comunque indica un calo del 4,6% rispetto alle 109 vittime censite nello stesso periodo del 2021. In base ad un articolo dell'11 febbraio 2021 di Repubblica, nel corso dei 12 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 112, con una media di due a settimana.
Nel 2022 sono aumentate le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (+12 per cento) e le lesioni con deformazioni o sfregio permanente al viso (+17 per cento), sono diminuiti i reati di costrizione o induzione al matrimonio (-53 per cento) e il revenge porn (-20 per cento).
I dati dimostrano che il fenomeno riguarda tutto il territorio, da nord a sud, la violenza di genere in particolare è diffusa in diverse fasce di età, anche tra i minori, nella forma della violenza di coppia (teen dating violence) e della violenza di branco.
Nella nostra sezione Rassegna Stampa trovate gli articoli che riguardano le iniziative concrete realizzare da Women Of Change per la sensibilizzazione e la prevenzione della violenza anche tra i giovani.
Durante la pandemia le misure di lockdown totale hanno reso possibile l'incremento della violenza all’interno delle famiglie e delle coppie, e le chiamate al numero antiviolenza 1522 nel 2020 sono quasi raddoppiate rispetto all'anno precedente.
E' importante sottolineare che quello dei femminicidi è un problema globale, una terribile piaga, e che la prevenzione e la repressione della violenza contro le donne richiede un impegno costante da parte di tutti i soggetti coinvolti, dal governo alle organizzazioni non governative, dalle forze dell'ordine alle comunità locali.
Nel 2019 in Europa sono state uccise 1.421 donne, una media di quattro al giorno, una ogni sei ore: 285 in Francia, 276 in Germania, 126 in Spagna e 111 nel nostro Paese. Ma la prospettiva cambia se si prende in considerazione il numero di abitanti: le donne vittime di omicidi volontari sono 4,06 ogni 100 mila abitanti in Lettonia, 2,23 a Cipro, 1,59 in Montenegro, 1,47 in Lituania, 1,24 a Malta, 1,07 in Finlandia, 0,93 in Danimarca, 0,91 in Albania, 0,89 in Bulgaria e in Austria.
Cos'è la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio?
Molto è stato fatto negli anni passati per contrastare l' odioso crimine a livello legislativo, in particolare con l’adozione della legge Codice rosso nel 2019 che ha previsto tempi più rapidi per il processo, pene più dure e soprattutto introduzione di nuovi reati: il revenge porn e le lesioni permanenti al voto, ma ciò non basta. Le Commissioni parlamentari di inchiesta sono funzionali a tenere alta l'attenzione sul tema e dare attuazione alle misure previste.
La Commissione nasce dopo avere approvato in Italia la Convenzione di Istanbul e la cosiddetta Legge sul femminicidio (119/2013), emanato il Piano nazionale contro la violenza di genere e dopo ricerche sul fenomeno della violenza di genere in particolare da parte dell'ISTAT.
L'iniziativa è volta a capire il reale fenomeno della violenza sulle donne in Italia, le cause e le possibili pratiche e politiche di contrasto al fenomeno.
La prima Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, meglio nota come Commissione femminicidio, è una Commissione della durata di un anno, istituita nel 2017 (Delibera istitutiva del Senato della Repubblica 18/01/2017, pubblicata nella G.U. n. 20 del 25/01/2017 Delibera del Senato).
La seconda Commissione viene istituita con la Delibera del Senato della Repubblica 16/10/2018, pubblicata nella G.U. n. 249 del 25/10/2018, è stata attiva dal 23 marzo 2018 al 24 novembre 2022. (fonte Wikipedia)
Il 23 Gennaio 2023 è arrivato l'ok unanime alla Camera per l'Istituzione di una nuova Commissione.
Ansa riporta:
La commissione, composta da diciotto senatori e da diciotto deputati, svolge indagini sulle reali dimensioni e cause del femminicidio e, più in generale, di ogni forma di violenza di genere; effettua il monitoraggio circa la concreta attuazione della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nonché di ogni altro accordo sovranazionale e internazionale in materia e della legislazione nazionale ispirata agli stessi principi, con particolare al dl che ha introdotto il "codice rosso".
"La commissione poi accerta le possibili incongruità e carenze della normativa vigente in materia rispetto allo scopo di tutelare la vittima della violenza e gli eventuali minori coinvolti, al fine di una sua eventuale revisione (con specifico riferimento alla normativa penale concernente le molestie sessuali perpetrate in luoghi di lavoro), come pure a proseguire l'analisi degli episodi di femminicidio, verificatisi a partire dal 2016, per accertare se siano riscontrabili condizioni o comportamenti ricorrenti, valutabili sul piano statistico, allo scopo di orientare l'azione di prevenzione; accerta il livello di attenzione e la capacità di intervento delle autorità e delle amministrazioni pubbliche competenti a svolgere attività di prevenzione e di assistenza; verifica, come raccomandato dall'OMS, la realizzazione di progetti educativi nelle scuole; propone soluzioni di carattere legislativo e amministrativo per realizzare adeguata prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza di genere nonché per tutelare la vittima della violenza e gli eventuali minori coinvolti; valuta inoltre la necessità di redigere testi unici, al fine di implementare la coerenza e la completezza della regolamentazione in materia di violenza sulle donne; monitora il lavoro svolto dai centri antiviolenza operanti sul territorio, ivi compresi i centri di riabilitazione per uomini maltrattanti, e l'effettiva applicazione da parte delle Regioni del Piano antiviolenza e delle linee guida nazionali per le aziende sanitarie. "
Quali attività sono state svolte dalle precedenti Commissioni?
La prima Commissione ha lavorato da maggio a dicembre 2017, siamo nella XVII Legislatura, e in breve tempo ha svolto 37 audizioni di ministri/e, esperte/i sul fenomeno, docenti universitari ambosessi, associazioni di donne, giudici, esponenti di Enti Locali, associazioni di avvocate/i, mass media, personalità delle Forze dell’Ordine, ecc. da aprile fino a dicembre 2017. Ha udito complessivamente 67 persone.
Ha svolto indagini nelle procure, tribunali e corti d’appello per raccogliere dati sul fenomeno, nei Centri antiviolenza e in seguito ha pubblicato il report finale di oltre 400 pagine disponibile online sul sito del Senato, presentato nella seduta del Senato il 6 febbraio 2018 dalla Presidente Francesca Puglisi.
La seconda Commissione istituita dalla XVIII Legistrazione, ha nominato come Presidente Valeria Valente, e come Vicepresidente Cinzia Leone.
La commissione ha esaminato 100 mila pagine di fascicoli (2000 fascicoli), svolto 200 audizioni, effettuato 117 sedute e 58 uffici presidenza. Sono state approvate 13 relazioni e promossa legge sulle statistiche di genere.
Ha pubblicato le seguenti Relazioni:
4 agosto 2020: Doc XXII bis n. 3 - Relazione sulla Governance dei servizi antiviolenza e sul finanziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio
13 luglio 2020: Doc XXII bis n. 2 - Relazione sui dati riguardanti la violenza di genere e domestica nel periodo di applicazione delle misure di contenimento per l'emergenza da COVID-19
6 aprile 2020: Doc XXII bis n. 1 - Relazione su "Misure per rispondere alle problematiche delle donne vittime di violenza dei centri antiviolenza, delle case rifugio e degli sportelli antiviolenza e antitratta nella situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19"
17 giugno 2021: delibera il Rapporto sulla violenza di genere e domestica nella realtà giudiziaria, importante inchiesta su femminicidio e violenza contro le donne all'interno delle realtà giudiziarie. Elaborato da Maria Monteleone, Linda Laura Sabbadini e Marina Musci.
11 novembre 2021: approva la Relazione su "La risposta giudiziaria ai femminicidi in Italia. Analisi delle indagini e delle sentenze. Il biennio 2017-2018" elaborato da [[Paola Di Nicola]], magistrata e coordinatrice del Gruppo; Maria Monteleone e Fabio Roia, magistrati; Fabrizia Castagna, Antonella Faieta, Teresa Manente e Maria (Milli) Virgilio, avvocate; Linda Laura Sabbadini, Marina Musci e Matteo Bohm, statistici.
La Commissione ha formulato raccomandazioni per migliorare l'efficacia delle misure.
Le raccomandazioni della Commissione riguardano una serie di temi, tra cui la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime, la repressione dei reati, la formazione del personale e la sensibilizzazione del pubblico. Inoltre, la Commissione ha sottolineato l'importanza di una maggiore collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte per combattere la violenza contro le donne e ha chiesto una maggiore attenzione alla violenza nell'ambito delle relazioni intime.
E' importante sottolineare che queste raccomandazioni devono essere implementate dalle autorità competenti per essere efficaci e quindi per prevenire e combattere il fenomeno dei femminicidi in Italia.
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